Il 2018 dell’amusement parte da Londra

Si è appena conclusa la fiera EAG International. Ve la raccontiamo in parole e immagini

Come accade ormai da moltissimi anni, l’anno nuovo si è aperto per il settore del gaming con l’appuntamento londinese di EAG International, la fiera presentata da Bacta (l’associazione di categoria che rappresenta l’industria del gaming nel Regno Unito) e organizzata da Swan Events al centro espositivo ExCeL. La manifestazione si è svolta dal 16 al 18 gennaio in contemporanea, come da tradizione, con Visitor Attraction Expo, salone (quest’anno particolarmente piccolo) dedicato invece all’industria delle attrazioni presentato da BALPPA (associazione britannica che raggruppa parchi di divertimento, attrazioni e moli).

Sebbene il nuovo layout di EAG traesse in inganno dando l’impressione di padiglioni quest’anno più vuoti, il salone secondo quanto riferiscono gli organizzatori ha invece ottenuto buoni risultati con un incremento del numero di espositori (circa 150 in totale), diverse nuove aziende presenti (circa 15) e una buona percentuale di presenze estere, sia a livello di espositori (21% del totale) che di visitatori (25%).

Chi vuole conoscere i prodotti novità dell’anno dei massimi nomi internazionali dell’automatico, ormai sa che è a Orlando (negli Usa) e a novembre cioè alla Iaapa Attractions Expo, che vengono lanciati a livello mondiale. A differenza di quanto poteva accadere anche solo sette/otto anni fa, Londra quindi oggi non è più il luogo delle anteprime, bensì dei debutti ufficiali in Europa, il che resta comunque un suo bel biglietto da visita.

Così è stato anche quest’anno, con SEGA, per esempio, che ha stupito soprattutto nel campo dei giochi redemption presentando tra gli altri Wheel of Fortune e Hoopla di ICE, Pirate Falls di Wahlap e Maze Escape di Komuse, mentre Bandai Namco in uno degli stand più grandi di tutta la fiera ha richiamato l’attenzione principalmente con videogiochi e simulatori come Rabbids Hollywood di Adrenaline, Injustice Arcade e X Games Snowboarder di Rawthrills.

Molti curiosi hanno gremito anche lo spazio dedicato a WePlayVR di AiSolve, l’area gioco VR modulare pensata per Fec, mall, musei eccetera che Bandai nelle scorse settimane ha già iniziato a installare con successo nel Regno Unito all’interno di bowling della catena Hollywood Bowl.

A proposito di realtà virtuale, non si può non osservare che le proposte in questo comparto specifico sono state parecchie, a testimonianza di una tendenza che si sta facendo largo nel mondo, Europa compresa, e capaci di spaziare da apparecchi per centri dedicati fino a prodotti coin-op come Virtual Rabbids di Lai Games-Ubisoft, più facilmente inseribili nelle classiche sale giochi (su questo specifico prodotto, si legga anche il commento positivo di Roberto Marai a p. 42). Buono, in generale, il livello qualitativo dei prodotti RV che regalano agli utenti esperienze immersive che almeno per ora, restano difficilmente replicabili nel contesto home e per questo hanno un appeal ancora più forte.

Detto questo, è però ancora troppo presto per dire se la RV potrà segnare nei prossimi mesi o anni la riscossa del settore amusement perché ciò dipende da molti fattori, tra i quali non saranno da sottovalutare i costi, la qualità del software, l’evolversi della tecnologia alla base della realtà virtuale e il grado di penetrazione della RV in ambito home.

 

Play Machine Europe – Gennaio 2018

Lascia un commento