L’altro retailtainment – Intervista

Alcuni giorni fa ha aperto, presso il Tiare Shopping Center di Villesse (Gorizia), WeArena, ovvero il primo parco d’intrattenimento digitale italiano

Video Intervista: Gian Gherardo Aprile CEO WeArena Entertainment

Alcuni giorni fa ha aperto, presso il Tiare Shopping Center di Villesse(Gorizia) il primo parco d'Intrattenimento digitale Italiano.FOR THE ENGLISH VERSION GO TO YouTube: https://youtu.be/Bzhs4MdGTdM

Pubblicato da Play Machine Europe su lunedì 8 gennaio 2018

Fateci un po’ caso, mentre il retail negli ultimi 30 anni è stato completamente rinnovato e stravolto, l’intrattenimento ad esso associato è invece rimasto, soprattutto in Italia, sostanzialmente fermo al cinema multisala, aprendosi al rinnovamento solo attraverso qualche area attrezzata con kiddie ride e playground, alcuni percorsi avventura, qualche raro, piccolo Fec e pochissimo altro.

Da questo mese però non è più così, almeno nel cuore del Friuli Venezia Giulia. Al TIARE Shopping Center di Villesse (Gorizia), il 16 dicembre ha infatti aperto WeArena, il primo parco d’intrattenimento digitale d’Italia e probabilmente anche d’Europa. Uno spazio ludico la cui materia prima viene fornita dal mondo digitale che qui prende la forma di eSport ed e-gaming, realtà virtuale, realtà aumentata, simulatori, ma anche musica, attività educative e culturali. Un universo il cui pubblico (giovani e famiglie) può vivere esperienze di ultima generazione e spingersi verso le frontiere più avanzate delle tecnologie contemporanee.

Per meglio capire che tipo di attrazione è e la portata di questo ambizioso progetto, in occasione della presentazione di WeArena ai media, abbiamo intervistato Gian Gherardo Aprile, fondatore assieme a Francesco Monastero di WeArena Entertainment, nonché AD della società che ha sede a Torino.

Un imprenditore ‘seriale’, come Aprile si definisce (e molto curioso, aggiungiamo noi) la cui articolata storia professionale lo ha portato a occuparsi negli anni di comparti diversi: marketplace digitali, outsourcing industriale in Asia, parchi fotovoltaici e ora (da circa due anni) anche intrattenimento digitale “perché penso che sia giunto il momento in cui il gioco elettronico digitale possa diventare una delle main topic dell’intrattenimento” ci ha detto. “Di più, penso possa essere formatizzato e portato all’interno dei centri di grande passaggio”.

Ci descrive i contenuti di WeArena?

“Questo parco indoor, che ora occupa 1.800mq ma a regime sarà di 3.600mq, è incentrato su tre diverse topic. La prima è il mondo degli eSport, ossia il gioco elettronico competitivo. Un universo che l’anno scorso ha coinvolto 128 milioni di giocatori che hanno fatto almeno un torneo competitivo e in cui i primi 10 player mondiali intascano più di 5 milioni di euro l’anno solo in premi. In Europa è un fenomeno emergente (ci sono tornei che già riempiono palazzetti da 4 mila persone), negli Usa un fenomeno ormai consolidato, l’Asia è la sua patria. Da noi in Italia sta arrivando con molta forza e noi di WeArena siamo in prima linea, offrendo un centro che dà un servizio di tornei in maniera continuativa”.

Quante postazioni avete? 

“L’arena ha 82 posti a sedere e offre al momento una decina di titoli, con partite che possono coinvolgere tutte le postazioni o solo una parte di esse. C’è poi un’area Gaming Pro (30 postazioni) pensata in modo specifico per l’allenamento delle squadre di eSport, permettendo una personalizzazione più profonda delle impostazioni di ogni singolo gioco, e l’area Free Gaming (18 PC per 36 giocatori) per sfide uno contro uno su vari videogiochi”.

A chi vi siete appoggiati per l’hardware?

“Ad ASUS, primario marchio tecnologico e un brand di riferimento per il Pc gaming, in particolare con il marchio ROG (Republic of Gamers), famoso e riconosciuto per le avanzatisssime soluzioni, caratterizzate da prestazioni eccellenti e design distintivo”.

Il secondo elemento portante di WeArena quale è?

“È la sala arcade che comprende due simulatori di guida professionali (saranno quattro entro fine febbraio) con movimento a tre assi e uno chassis con look & feel F1, una Dance Area con giochi come Guitar Hero o Just Dance, quattro postazioni ProFly Icaros (per provare virtualmente l’esperienza del volo libero, anche in modalità multiplayer) e uno spazio con 20 postazioni dedicato a giochi con contenuti di realtà virtuale e aumentata (con diversi gradi di difficoltà ed immersività) che cambiano più volte nel corso della settimana in funzione delle necessità e del pubblico”.

Terza topic?

“Apre a maggio ed è l’edutainment, quindi un museo digitale e contenuti formativi portati in maniera nuova all’interno di un centro di grande aggregazione”.

La capienza del parco quale è?

“Ora come ora, con le due prime unità aperte siamo a circa 580 persone, mentre a regime, quando occuperemo un’area doppia rispetto ad oggi passeremo a oltre 1.200 persone. Come investimento, sui 4 milioni di euro con un target di attrazione di 400/500.000 visitatori l’anno e un ticket medio molto basso perché allineato a quello dei cinema e dei multisala, quindi dai 6 ai 10 euro a seconda dei momenti della settimana”.

Progetti futuri?

“Tiare è il primo di una serie di progetti che abbiamo con IKEA Centers che è la casa madre di Ikea che sviluppa grandi centri commerciali. Tiare Shopping è infatti uno dei centri commerciali costruiti in aderenza ai negozi IKEA, la quale, nell’ottica dello sviluppo di elementi di attrattività innovativi ed esclusivi nelle sue strutture, ha quindi scelto di essere parte attiva del nostro progetto. Altre due aperture, sempre in Italia, sono previste entro fine 2018, più un’altra già ragionevolmente nei primi sei mesi del 2018, con Juventus all’interno del J Village di fianco allo stadio della società. L’obiettivo è di non limitarci però all’Italia, ed avere per il 2021 venue dirette aperte in giro per l’Europa”.

Un progetto ambizioso…

“Sì, un’esperienza ambiziosa, un progetto divertente che coltiviamo da un anno e mezzo ed è ora realtà. Sarà interessante vedere che numeri riusciremo a fare e che tipo di attrazione genereremo sul territorio”.

 

Fonte: Play Machine Europe Novembre 2017

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