Ticket redemption: divieto ai minori per rischio azzardopatia?

Questo mese New Asgi Italia ha partecipato, con il Consorzio FEE, al tavolo tecnico della Regione Emilia Romagna per contrastare e ridiscutere quella bozza di febbraio scorso contenente i decreti attuativi regionali che vietano le ticket redemption ai minori. Ecco il commento a caldo del presidente Vanni Ferro

Lo scorso mese accennavo a importanti e articolati progetti su cui stiamo lavorando sul tema delle ticket redemption per redimere una volta per tutte la questione del loro indurre o non indurre all’azzardopatia; un tema urgente e di fondamentale importanza per il nostro futuro visto che questi giochi non sono regolamentati a livello nazionale, e quindi le regioni possono decidere autonomamente su questa materia. Accade così che molte di loro, sulla base di un presunto rischio di ludopatia, stiano adottando normative che in modo forte e sconsiderato limitano il gioco dei minori su questa tipologia di apparecchi che sono il cuore delle nostre sale di intrattenimento.

Posso ora darvi un aggiornamento interessante che riguarda la Regione Emilia Romagna e la sua legge relativa al divieto di utilizzo delle ticket redemption per i minori. Parlo, per chi non lo sapesse, di quella legge entrata in vigore ad aprile 2018 e per la quale New Asgi aveva ottenuto uno stand-by per dare modo alle sale di operare durante l’imminente stagione estiva. Nel frattempo, in Regione si era anche delegato all’Osservatorio Regionale della Salute di Bologna il compito di coinvolgere in maniera trasversale, in un tavolo concertativo, tutti i soggetti interessati per giungere a stilare (e poi emanare) un decreto attuativo, cioè quell’insieme di regole necessarie per completare gli effetti della direttiva regionale. 

Il 17 settembre, allora, noi di New Asgi, assieme a una delegazione del Consorzio Fee, in rappresentanza degli operatori del puro intrattenimento abbiamo preso parte al tavolo tecnico regionale per presentare le nostre osservazioni e proposte in merito alla legge. Al tavolo c’erano anche un rappresentante della Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, referenti del dipartimenti Salute della Regione, psichiatri, rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio e altre associazioni minori.

L’incontro è innanzitutto stato chiarificatore, nel senso che ci ha fatto capire come questa normativa sia nata da una non conoscenza del nostro settore da parte dei politici e da un’espressa premessa – il contrasto al gioco d’azzardo patologico – che è assolutamente sbagliata, perché le nostre ticket redemption nulla hanno a che fare con l’azzardopatia. 

Abbiamo allora portato all’interno del consesso amministrativo della Regione un po’ di verità, cercando di fare chiarezza e di abbattere con fatti reali quel loro muro di gomma. Tutto l’impianto disciplinare è stato da noi contestato, puntando all’abrogazione della norma, e ci fa piacere che per la prima volta anche Confesercenti e Confcommercio si siano trovate concordi con le nostre posizioni. Abbiamo per intanto cercato di ottenere una leggera modifica alla direttiva ponendo la responsabilità in capo non più al gestore, ma al solo genitore in caso di uso dei giochi da parte dei minori. Il gestore, però, dovrà porre sugli apparecchi delle etichette che riportano “Questo gioco è vietato ai minori”.

Questo non basta ovviamente, è solo l’inizio e non intendiamo assolutamente fermarci qui. Per questo all’incontro abbiamo anche presentato una proposta: un progetto di ricerca da affidare all’Università di Roma Tre-Dipartimento di Economia Aziendale consistente in uno studio sul funzionamento dei giochi senza vincita in denaro, le motivazioni dei loro giocatori, i loro atteggiamenti e comportamenti, quanto spendono per giocare, che tipo di premio viene elargito e quanto vale. La ricerca, della durata di circa un anno, servirà a disporre di dati certi, indipendenti e incontrovertibili sulla pericolosità o non pericolosità di questi apparecchi, diventando quell’elemento di chiarezza scientifica che attualmente manca così da aiutare i politici ad aiutarci e diradare quella nebbia in cui vivono ora fatta di pregiudizi, ignoranza e diffidenza nei nostri confronti.

Nella foto qui, il tavolo dei relatori dell’incontro a Rimini dello scorso 17 settembre: i primi due da sinistra sono i docenti dell’Università di Roma Tre. Il prof. Giovanni Mattia, docente di Ricerche di Marketing, e la prof.ssa Maria Francesca Renzi, docente di Responsabilità Sociale d’Impresa e Management della Qualità, che hanno presentato la ricerca. Siedono assieme alla Vice e al Presidente di New Asgi Italia, e ad Alessandro Lama di FEE, ultimo a destra.

Ci tengo a sottolineare che a sostenere e commissionare questo progetto all’Università Roma Tre, ci sono, con noi di New Asgi, il Consorzio FEE e Sapar Service,  quindi tutti gli attori del settore del puro intrattenimento. Questa è una grandissima conquista. Come ha detto anche Paolo Dalla Pria, presidente di Sapar Service a uno dei due incontri successivi al tavolo tecnico che abbiamo fatto a Rimini e Portogruaro (nella foto di copertina di questo articolo) con gli operatori per tenerli aggiornati, “L’essere uniti e compatti per la salvaguardia del comparto ci fa ben sperare. Uniti riusciremo a sviluppare un disciplinare di prodotto che possano adottare le sale destinate alle famiglie per il puro divertimento”. 

Come accennavo prima, lo studio dell’Università è programmato per due semestri; il primo è economicamente già assolto, mentre il secondo è in fase di raccolta fondi.

Vi invito tutti a contattarci tramite Facebook, email o telefono per condividere e dare il vostro contributo a questo progetto, intervenendo anche agli incontri associativi che stiamo organizzando in tutta Italia per i prossimi mesi. La vostra partecipazione è fondamentale. Più numerosi saremo e più avranno peso le nostre istanze. Più saremo e minore sarà lo sforzo di ciascuno di noi. Siamo vicini a un momento cruciale in cui possiamo scrivere il nostro futuro di operatori di sale di intrattenimento per famiglie.

Qui sotto trovate i video dell’incontro di Rimini.

Vanni Ferro

Intervento Debora Ugolini Consigliere New Asgi Italia, Rimini 17 Settembre 2018

"Divieto ai minori e rischio azzardopatia?" Incontro con gli operatori di settore

Pubblicato da New ASGI Italia su Mercoledì 19 settembre 2018

Intervento Vanni Ferro Presidente New Asgi Italia, Rimini 17 Settembre 2018

"Divieto ai minori e rischio azzardopatia?" Incontro con gli operatori di settore

Pubblicato da New ASGI Italia su Mercoledì 19 settembre 2018

Intervento Alessandro Lama Consorzio FEE, Rimini 17 Settembre 2018

"Divieto ai minori e rischio azzardopatia?" Incontro con gli operatori di settore

Pubblicato da New ASGI Italia su Mercoledì 19 settembre 2018

Ricerca Università Roma Tre, Rimini 17 Settembre 2018

"Divieto ai minori e rischio azzardopatia?" Incontro con gli operatori di settorePresentata dalla Professoressa Maria Francesca Renzi e dal Professore Giovanni Mattia

Pubblicato da New ASGI Italia su Mercoledì 19 settembre 2018

Intervento Cristina Zanotti Vice Presidente New Asgi Italia, Rimini 17 Settembre 2018

"Divieto ai minori e rischio azzardopatia?" Incontro con gli operatori di settore

Pubblicato da New ASGI Italia su Mercoledì 19 settembre 2018

Commenti a caldo: incontro Rimini 17 Settembre 2018

"Divieto ai minori e rischio azzardopatia?" Incontro con gli operatori di settore

Pubblicato da New ASGI Italia su Mercoledì 19 settembre 2018

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